Quali sono le differenze in cucina tra il tartufo bianco ed il tartufo nero?
Il tartufo bianco e il tartufo bianco pur essendo diversi nell’aspetto hanno una composizione piuttosto simile dal punto di vista biologico. Nel campo della cucina questi condimenti devono essere però utilizzati tenendo conto delle loro intrinseche caratteristiche.
Il tartufo bianco non va mai cucinato ma deve essere consumato soltanto crudo oppure tagliato a lamelle sottili ed utilizzandole ad esempio per insaporire oppure decorare. Il tartufo bianco può essere semplicemente inserito nel piatto alcuni minuti prima di cominciare a gustare la pietanza realizzata senza alcun bisogno di riscaldarla.
L’odore di questo condimento potrebbe risultare a volte troppo fastidioso ma una della sue particolari caratteristiche è proprio il suo aroma a dir poco afroasiatico.
Il tartufo nero invece è ottimo sia cotto che crudo e per questo può essere consumato scottandolo ad esempio delicatamente in un tegame con dell’olio extravergine d’oliva e uno spicchio d’aglio. Questo condimento si presta però anche per le lunghe cotture naturalmente tendendo sempre a mente la specifica tipologia del tartufo che si utilizza.
Può essere così usato nell’arrosto, oppure nei piatti a media cottura. Non occorrerà mai soffriggere il tartufo e sopratutto non sarà necessario accompagnarlo con ingredienti forti che possono coprire drasticamente il sapore.
La cottura del tartufo
La cottura inoltre dovrebbe procedere nella maggior parte dei casi a temperatura basse, perché anche se questo condimento viene ritenuto in grado di sopportare meglio la cottura rispetto al tartufo bianco, deve essere trattato ugualmente con molta delicatezza.
Se si desidera far sprigionare interamente il sapore del tartufo nero sarà necessario procedere con la sua cottura e gustare così piatti dal sapore unico ed inimitabile.
Tra i vari tipi di tartufo nero che hanno bisogno di avere almeno una scottata in padella, ci sono sicuramente lo scorzone, ottimo per preparare intingoli e salse oppure il tartufo nero di Bagnoli Irpino considerato la cenerentola del settore.
Il tartufo nero, nero di Norcia e Scorsone, può accompagnare speciali salse grassa da cuocere, da utilizzare ad esempio come accompagnamento di pasta, pesce, carne oppure bruschette.
Nonostante il tartufo nero possa essere cotto, questo non significa che non vada pulito a fondo, anzi questa pratica deve avvenire anche in maniera più scrupolosa eliminando ogni granello di terra rimasto.
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