Come conservare i tartufi

Come conservare i vari tipi di tartufo

Il tartufo nero fa parte della famiglia delle Tuberacee, è classificato come fungo ipogeo e cresce spontaneamente sotto terra in simbiosi con le radici di alcuni alberi.

Ha un gusto meno forte rispetto al tartufo bianco e per questo anche meno costoso.

Si trova solo in alcuni periodi dell’anno e al naturale si mantiene per pochi giorni. Esiste la varietà di tartufo nero estivo, detto scorzone in quanto la scorza è più dura, rigida e piena di increspature. E’ l’unico tipo di tartufo che si presta ad essere cucinato, a differenza degli altri che vanno usati crudi, mantecandolo per esempio insieme al riso a fine cottura. E’ meno costoso e particolarmente aromatico e il periodo di conservazione diverso: dura più a lungo.

Conservazione dei tartufi in frigorifero

Conservazione dei tartufi

Come conservare i tartufi in in frigorifero o congelatore

Il tartufo va protetto prima di tutto dall’umidità che ne rovinerebbe sia aspetto che sapore. I tempi e i metodi di conservazione variano in base al tipo e alla grandezza. Se messo in frigorifero, per un massimo di 8 giorni, deve essere isolato in quanto alcuni alimenti ne risucchierebbero aroma ed odore. E’ pertanto consigliato di riporlo vicino a frutta e verdura. Meglio avvolgerlo in una garza o in un foglio di carta da cucina che andrà cambiata spesso, anche tutti i giorni, nel caso risultasse inumidita. Un altro espediente potrebbe essere conservarlo in un barattolo di vetro immerso nel riso crudo il quale, come risaputo, è assorbente, ma per tale ragione potrebbe fare lo stesso con il tartufo rendendolo secco, per cui tale metodo è valido solo per un paio di giorni.

Altro trucco è riposarlo, sempre in barattolo di vetro, avvolto nella carta vicino a delle uova che, grazie al guscio poroso, lo isolano e allo stesso tempo ne assorbono l’aroma senza alterarne il sapore, prendendo il particolare gusto di uova tartufate.

Si può, ancora, tagliarlo a lamelle e ricoprirlo di olio di oliva, riposato in vetro, che potrà essere riutilizzato come olio tartufato per insaporire piatti. Oppure fare, con lo stesso, una crema insieme ad un pizzico di sale e di pepe e conservarlo come qualsiasi altra salsa. In alternativa può essere usato il burro e in questo caso la conservazione resisterebbe fino ad un paio di mesi.

Conservazione del tartufo in congelatore

Altro metodo è congelarlo ma la soluzione risulterà non essere ottimale in quanto perderà sicuramente il suo profumo ed inevitabilmente parte del suo sapore. In congelatore può essere conservato sotto vuoto oppure, intero o grattugiato, dentro un sacchetto per alimenti per un periodo di 10 – 12 mesi al massimo

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