Come coltivare il tartufo

Coltivare il tartufo non è affatto semplice, prima di qualsiasi altra cosa ci vuole tanta pazienza!

Il tartufo è un fungo che cresce spontaneamente sotto terra in simbiosi con le radici di alcuni alberi, ciò vuol dire che se avete deciso di provare a coltivarlo serve conoscere la biologia degli alberi a cui meglio si legano, di conseguenza il terreno adatto e i suoi aspetti chimico/fisici, e in base a questo scegliere il tipo di piantina più idonea.

Le piantine da comprare e quindi piantare devono essere certificate da Enti (Università, Enti Accreditati e Riconosciuti)

Il terreno

I tartufi in generale prediligono un terreno calcareo, ne vanno valutate l’esposizione e l’altitudine, il clima e le precipitazioni della zona in cui si vuole avviare la coltivazione. Va arato preferibilmente d’estate scavando buche di almeno 20/40 cm.

La coltivazione del tartufo

La coltivazione del tartufo

La coltivazione del tartufo, il terreno e la raccolta

Una volta pronto il terreno, le piantine di tartufo si possono piantare nel periodo che va da novembre a marzo. Non devono essere utilizzati concimi ne fertilizzanti per non danneggiarle. Il terreno da questo momento va pulito costantemente da erbacce che potrebbero ostacolare la crescita e irrigato spesso tenendo conto dell’umidità; dovranno essere mantenute condizioni climatiche umide e fresche, ma senza ristagni d’acqua che potrebbero far marcire le radici. La potatura va fatta durante il periodo di riposo vegetativo, tra dicembre e febbraio a partire da secondo/terzo anno, e tagliare solo qualche ramo in modo da isolare e far respirare la pianta così che le radici possano svilupparsi orizzontalmente e la chioma allargarsi piuttosto che crescere in altezza. Bisogna inoltre proteggerla dai parassiti ma solo con metodi naturali, i metodi chimici potrebbero ucciderla. Il terreno va difeso anche dagli animali, quindi è buona premura costruire un recinto o, se la soluzione non è possibile, cospargerlo di polvere di peperoncino piccante con aglio tritato almeno ogni 10 giorni. In questo modo gli animali, sentendo l’odore non si avvicineranno all’appezzamento.

La raccolta del tartufo

Per poter raccogliere i primi tartufi bisognerà attendere almeno 7 – 8 anni

Raggiunto il periodo di massima produzione, intorno al decimo anno, questa si potrà mantenere costante per un numero variabile di anni, anche 20-30 o più.

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