Si può mangiare il tartufo in gravidanza?
La gestazione è un periodo delicato e l’alimentazione è un elemento importante perchè il feto cresca bene. E’ necessario evitare il contatto con batteri per evitare di contrarre la toxoplasmosi e l’eventualità che l’infezione venga trasferita al bambino. Il tartufo cresce sotto terra quindi è probabile che contenga batteri pericolosi per la gravidanza se non pulito meticolosamente. E’ infatti la terra che può contenerne.
E’ sconsigliabile per questo motivo mangiare tartufi freschi o, se non se ne può fare a meno, mangiarlo solo a casa dopo essersi assicurati che sia del tutto privo di terriccio. Per sicurezza, dopo essere stato spazzolato a lungo sotto acqua fredda corrente, si consiglia di lasciarlo qualche minuto immerso nel bicarbonato di sodio il quale non ne altererà il sapore ma garantirà l’eliminazione dei batteri.
Come mangiare il tartufo durante il periodo di gravidanza
E’ possibile mangiarlo in totale sicurezza senza arrecare danno al feto in tre casi: congelato, essiccato o sotto forma di salse e creme. Le basse temperature ( -18°) e le alte (60°), infatti, sono in grado di annientare qualsiasi tipo di batterio, rendendo gli alimenti sicuri.
Si può congelare per almeno 7 giorni anche se appena comprato fresco. Perderà il suo profumo originale e parte dell’aroma ma è comunque un metodo sicuro.
La procedura di essiccazione, al contrario del congelamento, non può essere facilmente riprodotta in casa in quanto il procedimento non è affatto semplice e alla portata di tutti. Il tartufo in questo caso viene esposto a temperature elevate per essere essiccato (processo di disidratazione).
I tartufi conservati sotto forma di salsa o crema si possono mangiare in quanto durante la preparazione, subiscono processi di sterilizzazione e pastorizzazione
In conclusione, si può mangiare il tartufo in gravidanza ma seguendo le dovute accortezze. Comunque sia, è sconsigliato se appena colto.
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